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UN HERPES MOSTRUOSO: E HO VINTO IO

LETTERA

Salve signor Pietro, ho letto sul sito di Valdo Vaccaro che ha debellato un herpes mostruoso, gradirei sapere quale è stata la sua procedura. Grazie.



RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
ebbene sì, io ho sicuramente tanti difetti, ma non quello di predicare bene e razzolare male.

Quello che mi è accaduto dovrebbe essere, senza modestia alcuna, insegnato in ogni università del globo, ribaltando tutti i concetti su virus, contagio, sovrainfezioni batteriche, crisi eliminative.

Vieniamo a noi, e che questo articolo rimanga scritto nella pietra per chiunque voglia terminare la propria "battaglia" con l'herpes zoester, o con qualunque altra "patologia" della pelle.

23 marzo 2011: dopo circa due anni di veganismo, con picchi di crudismo, comincio a non sentirmi bene, e mi arriva, per circa una settimana, una febbre che oscilla tra 38 e 39.

Ritengo, con mia gioia, che si tratti di una crisi eliminativa, e quindi la assecondo, non prendendo naturalmente nessun farmaco e attendendo che il corpo faccia quello che deve fare.

E, per mia fortuna/sfortuna, lo farà eccome.

Finisce la febbre, e continuo a non sentirmi bene.

30 marzo 2011: mi guardo allo specchio e vedo che mi sono apparsi, sulla guancia destra, tre piccoli puntini rossi, a cui non do peso.

4 aprile 2011: questi tre punti rossi si tramutano in un herpes MOSTRUOSO, DEVASTANTE, ALLUCINANTE, che mi prende in pochissimo tempo tutto il viso: dentro il naso, dentro le orecchie, sulle palpebre.

Mi spavento? Sì, ma la conoscenza maturata in ambito igienista, grazie e soprattutto al grande Valdo Vaccaro, mi permette di capire cosa stia succedendo: il corpo, forte di anni di veganismo, sta facendo le pulizie di primavera, utilizzando la mia faccia come apertura verso l'esterno.

La pelle infatti è e rimane un organo emuntore, e coaudiova i reni e il fegato allorquando ci sia da fare un lavoro extra.

Volete sapere cosa sia l'inferno? Ecco, questo è successo a me.

Ogni sera dovevo addormentarmi con un catino a fianco, poiché, dalle due alle tre di notte, la mia faccia si infuocava, espellendo un liquido bianco inodore.

Ogni mattina mi alzavo, mi buttavo sotto la doccia e mi "scrostravo" letteralmente tutta la faccia, lasciando sotto la pelle viva.

Quattro mesi di malattia, in cui, nonostante avessi a fianco parenti piangenti e medico di base che continuavano a dirmi che sarei morto di infezione, ho fatto quello che ritenevo opportuno per "curarmi", e cioè NIENTE.

1 maggio 2011: l'herpes zoester mi prende la parte del pettorale sinistro, facendomi raddoppiare in volume e lunghezza il relativo capezzolo.

10 maggio 2011: l'herpes zoester comincia a lambirmi le parti basse.

Più attaccava e si diffondeva, e più io me ne fottevo.

La sera mi guardavo allo specchio dicendo: "Ho fiducia in te corpo mio, se devo crepare, creperò".

E non sono crepato per nulla.

8 agosto 2011: dopo quattro infiniti mesi di sofferenze, mi guardo una mattina allo specchio e mi accorgo che è finita, il corpo sta incominciando a fare marcia indietro

30 agosto 2011: è finita. Mi viene restituita la mia faccia, bella, rosa e senza nemmeno una cicatrice.

Tutto quanto testé scritto è documentabile, provabile, con decine e decine di persone che hanno seguito la mia odissea, che, da sola, sbugiarda l'intero establishment medico.

Cosa mi è successo quindi?

Ogni patologia della pelle è un modo che il corpo utilizza per espellere quello che dentro non deve stare.
Contrastare con creme e farmaci non serve a nulla, se non ad aggravare e posticipare un problema.

L'herpes zoester non è un virus, in quanto i virus non esistono, ma sono solo ed esclusivamente spazzatura endogena data dalla normale e naturale moria cellulare, pericolosa solo se si accumula, andando ad intasare il corpo.

La sovrainfezione batterica si è autoestinta, allorquando quello che doveva essere buttato fuori è finito. I batteri sono nostri amici, diventano nemici solo a causa delle nostre errate abitudini di vita e alimentari.

2 luglio 2013: mai avuto più nessuna recidiva.

Vds. i miei articoli:


 


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