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XANAX, CLOZAPINA, ABILIFY, DEPAKIN CRONO E LAMICTAL E NESSUNA GUARIGIONE

LETTERA

Ciao Pietro mi chiamo Daniele ed ho 26 anni, ho trovato la tua mail su un blog, ti volevo dire che è da circa 2 anni che assumo psicofarmaci (xanax e clozapina) che non riesco proprio a eliminare. Insieme a questi prendevo anche abilify, depakin crono e lamictal che grazie a Dio sono riusciuto ad eliminare.
Da quando li assumo sono diventato completamente un altra persona, non sono più la persona solare e socievole che ero, ma anzi sono il contrario ed inoltre sono anche aumentato di peso e questo non lo accetto proprio.
Ho provato ad eliminare anche la clozapina ma sono durato solo 3 giorni, non ce l'ho proprio fatta.
Ti volevo chiedere se anche tu in passato prendevi psicofarmaci e se mi potevi aiutare in qualsiasi modo a smettere di prendere queste porcherire.
Grazie.

RISPOSTA

Ciao Daniele,
cercherò di darti tutti i consigli che ritengo possano esserti utili, ma prima devo fare una piccola premessa.
Non sono un dottore, non curo nessuno, no, psicofarmaci non ne ho mai presi ma ritengo ormai di aver acquisito una grande esperienza a riguardo dopo anni di studi e di esperienze personali anche sul campo, che mi hanno portato a considerarli forse la sostanza più demoniaca inventata dall'essere umano.
Sono infatti un operatore delle forze dell'ordine, e i contatti con la moderna psichiatria sono ormai all'ordine del giorno. A metà del prossimo anno sarà pronto un libro che sto scrivendo a riguardo.
Veniamo a noi.
Ti hanno appioppato:
Xanax: nessuno lo dice, ma una, se non la benzodiazepina più potente e la più difficile da scalare e da eliminare.
Clozapina: antipsicotico utilizzato per pazienti schizofrenici resistenti al trattamento.
Abilify: farmaco utilizzato per curare gli episodi maniacali e il disturbo bipolare di tipo I.
Depakin crono: indicato sia per l'epilessia che per gli episodi maniacali nel disturbo bipolare di tipo I, allorquando il litio sia controindicato.
Lamictal: farmaco utilizzato per l'epilessia e per la prevenzione degli episodi depressivi nel disturbo bipolare.

Ora, dopo cotanta farmacologia dovresti essere diventato un superuomo, mentre in realtà ti sei semplicemente aggiunto a tutta la lista delle persone che mi scrivono dicendomi di essersi rovinate a causa degli psicofarmaci.
Non so la tua storia pregressa, non so le tue abitudini di vita, non so nulla di te, ma proverò lo stesso a farti capire alcuni concetti.
Gli psicofarmaci, come la maggior parte dei farmaci, bloccano una sintomatologia. La sparizione di quella determinata sintomatologia è l'unico obiettivo dello psichiatra.
Prendo il farmaco, non ho allucinazioni, sono guarito.
Smetto il farmaco, riprendono le allucinazioni, significa che ho bisogno del farmaco tutta la vita.
Ecco perché chi inizia a prendere psicofarmaci sarà obbligato quasi sempre a prenderli o continuamente tutta la vita o a cicli.
Il motivo? Perché la vera causa del disturbo non è mai stata né individuata né quindi sradicata.
Mi sembra un concetto così semplice che anche un bambino senza lauree o master riuscirebbe a comprendere.
E la tua mail punta il dito anche contro un altro aspetto: la dismissione.
Ti hanno sicuramente "calmato", ti hanno permesso di sopravvivere...ma dove è la tua vera vita?
Hai barattato la tua forma fisica, il tuo vigore sessuale, la tua voglia di vivere, di imparare, di incuriosirti, di sperimentare, di viaggiare con un falso, illusorio senso di apparente calma.
E su questa strada stai sicuro che la vera guarigione mai la raggiungerai.
Bisogna armarsi di grande pazienza e mettersi nelle mani dell'unico medico al mondo che ti conosce bene: il tuo sistema immunitario.
Ora sei una pentola a pressione che sta per scoppiare, a cui hanno messo un coperchio farmacologico.
Bisogna quindi disinnescare lo scoppio, in modo tale da poter togliere senza problemi il coperchio che ti hanno messo.
Questo significa capire le cause, siano esse di origine psicologica, organica o entrambe che stanno facendo funzionare male il tuo corpo.
Quando i "malati psichiatrici" capiranno che il sistema nervoso è fatto anch'esso di sangue, e che quindi un sangue marcio fa venire tanto un tumore quanto la depressione riusciremo finalmente a entrare in un'altra era.
Nessuno nega che le avversità della vita possano abbattere anche il più forte essere umano, ma gli psicofarmaci non sono mai e poi mai un rimedio, ma solo un pericoloso tampone che porta illusorio benessere, quando va bene, nel corto periodo, per poi portare un enorme conto da pagare nel lungo.
Quindi, Daniele, l'unico che può prendersi le responsabilità anche legali su te stesso sei tu.
Gli psicofarmaci vanno scalati, e sei già stato bravo.
Ti consiglio sempre di scalarne assolutamente uno per volta.
E comincerei con lo Xanax.
Prenditi il tempo che ti serve, scalalo con tutta la calma del mondo, trova uno psichiatra alternativo che ti assista e ti conforti in questo scalaggio.
Non spaventarti delle crisi da dismissione che arriveranno e tieni duro, che anche se forti passano, passano sempre.
Continua la strada del cambiamento totale: la dieta onnivora è alla base del decadimento anche mentale della nostra società.
Via tutto quello che può interferire con il tuo corpo e con la delicata biochimica celebrale: sigarette, droghe, caffé, thè. zuccheri artificiali. Via tutto.
Devi arrivare ad alimentarti come Madra Natura ha deciso, con una alimentazione vegana il più crudista possibile.
Leggiti bene i quasi 100 articoli del blog e fatti un'idea a riguardo.
Parti dal concetto che i problemi mentali non sono tutti nella testa, ma possono essere, e molto spesso lo sono, conseguenza di problemi di origine organica.
Una tiroide che funziona male è causa di depressione.
Una presenza forte di metalli pesanti è causa persino di psicosi (e quindi bisogna investigare la presenza di amalgame al mercurio o altre esposizioni).
La presenza di denti morti, devitalizzati, può influire sul sistema nervoso.
L'intolleranza al glutine è da valutare con attenzione, in quanto è alla base di una miriade di disturbi mentali.
Quindi, rivoltati come un calzino, sfiamma il tuo intestino con la giusta alimentazione e dai tempo al tuo corpo di ristabilirsi.
Credici, o salterai, per tutta la vita, da un farmaco all'altro, e gli anni persi mai nessuno psichiatra te li restituirà.


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