LETTERA
Ciao vorrei porti una domanda..
Cosa ne pensi dell'utilizzo di sostanze naturali per contrastare ansia e depressione....
parlo di passiflora, iperico e cose simili.
Complimenti per i tuoi articoli, ti seguo da un pò e il tuo pensiero sposa alla grande il mio pensiero.
Cosa ne pensi dell'utilizzo di sostanze naturali per contrastare ansia e depressione....
parlo di passiflora, iperico e cose simili.
Complimenti per i tuoi articoli, ti seguo da un pò e il tuo pensiero sposa alla grande il mio pensiero.
F.to Daniele
RISPOSTA
Ciao Daniele,
e grazie della tua domanda.
Moltissimi farmaci hanno una loro costituzione chimica al 100%, mentre altri (pensiamo all'aspirina) hanno una loro base nel regno vegetale.
Madre Natura ci fornisce di un armamentario indiscutibilmente numeroso, e, all'occorrenza, alcune sostanze naturali (ma anche chimiche al 100%) possono risultare utilissime, spesse volte salva-vita.
Non dimentichiamoci, ad esempio, dell'adrenalina, o del glucagone iniettabile che serve a scogliere i depositi di glucosio immagazzinati sotto forma di glicogeno nel fegato in un paziente in ipoglicemia che, magari incosciente, non ha la possibilità di ingerire alcun liquido e/o cibo solido per contrastare una crisi.
Questo blog mai ha demonizzato e mai demonizzerà il farmaci di primo soccorso, considerandoli un bene per l'umanità.
Ma non dimentichiamo mai, in primis, che moltissimi farmaci di primo soccorso sono nati e nascono per fronteggiare i danni che l'essere umano causa a se stesso in conseguenza del proprio innaturale stile di vita, soprattutto in campo alimentare.
E, in secundis, che il loro uso deve comunque essere diretto a fronteggiare un'emergenza in un lasso di tempo ridotto.
Quindi, un conto è prendere un antibiotico a causa di una meningite in corso (antibiotico che, in questo caso, si rende indispensabile, dato che anche se sicuramente lo stile di vita ha direttamente inciso sullo svilupparsi dell'infezione, il sistema immunitario può non avere la forza di riportare i batteri in rango); un altro è rimanere attaccati a terapie antibiotiche di lunga durata senza aver eliminato le condizioni tossiche alla base.
La proliferazione batterica, infatti, è direttamente connessa allo stato di tossemia interna.
I batteri sono nostri amici; senza di essi non potremmo vivere e il loro mutare o sovrariprodursi è direttamente collegato alla quantità di spazzatura endogena che non riusciamo a smaltire in quanto intasati (vds. il mio articolo "I VIRUS NON ESISTONO").
Stesso discorso si può fare per un tranquillante: un conto è prenderne cinque gocce una volta nella propria vita perché magari si è rimasti vittime di un evento traumatico come un terremoto; un altro è, come accade al giorno d'oggi, inchiodare a vita milioni di esseri umani sotto terapie psicofarmacologiche inutili e disastrose.
Quindi, ammessa la valeriana per calmarsi prima di un esame; non ammesso lo Xanax o l'EN per qualunque situazione che non sia strettamente super super super emergenziale.
Tornando alla tua domanda.
Se vogliamo vedere quindi i rimedi naturali e anche di sintesi chimica come soluzioni di durata lampo per situazioni di emergenza, posso anche concederlo (anche se gli psicofarmaci sono una classe di farmaci che a mio giudizio non dovrebbero trovare posto in nessuna occasione).
Ma mai essi devono diventare, lo ribadisco naturali e non, rimedi di lunga durata, dato che rimangono sempre e comunque sostanze destinate non alla guarigione ma alla soppressione del sintomo (vds. il mio articolo "ALLA RICERCA FORSENNATA DEL SINTOMO").
L'iperico, o erba di S. Giovanni, è infatti un rimedio fitoterapico naturale al 100% utilizzato per combattere gli stati depressivi, molto diffuso per esempio in Germania, dove ne è persino autorizzato l'uso in tal senso.
In Italia viene venduto sotto l'egida dell'integratore alimentare, non potendo i rimedi erboristici vantare qualità curative.
Vuoi un mio parere sull'iperico?
Credo che abbia una sua capacità antidepressiva, ma che senso ha rimanere incollati a una sostanza, seppur di origine naturale, quando le basi che mi hanno indotto allo stato depressivo rimangono toccate e inalterate?
Nessuno.
Se ad esempio sono depresso perché ho la glicemia sballata da un sangue lipotossico, da un intestino intasato, da un'amalgama al mercurio, da un intestino le cui pareti non sono pià impermeabili e che quindi lasciano passare particelle di cibo non totalmente digerite (scatenando quindi una risposta immunitaria pesante), posso prendere l'iperico e trovare, nel breve termine, un po' di sollievo.
Ma non sarò mai guarito.
Sarò sempre attaccato al "rimedio", alla "cura".
Mentre la Natura è la Sovrana Medicatrice di tutti i mali, e bisogna quindi mettere il corpo nelle condizioni di autoregolarsi e autoguarire.
Quando impareremo che i sintomi, siano essi di origine organica che psicologica o di entrambe, non vanno contrastati ma ascoltati, smetteremo di cercare rimedi magici, che in realtà non esistono.
No comments:
Post a Comment