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Quei vuoti di memoria dopo la chemioterapia

del corriere della sera  (di parecchi anni fa ormai ma che comuqnue tratta di un argomento che mi riguarda in prima persona.) perchè è da quando le terapie che ho fatto hanno cominciato ad accunmularsi nel sangue ( ma anche nei mesi successivi e tutt'ora) che noto dei fastidiosi vuoti di memoria e difficoltà di concentrazione nello studio così come nelle piccole cose.
inizialmente credevo fosse solo una mia impressione o che la causa fosse lo stress poi però, parlando un giorno con due ragazze conosciute all'ospedale che come me hanno affrontato sei cicli di chemio per linfoma con conseguenti sedute di radioterapia, ho scoperto che avevano la mia stessa sensazione.
c'è chi studiava alla perfezione  la sera prima Macchiavelli e la mattina dopo scriveva stupidaggini a caso nella verifica perchè non ricordava più nulla e chi si dimentica un attimo dopo quello di cui si stava parlando.
le ricerche scinetifiche sostegono che i farmaci anti cancro oltre che distruggere le cellule tumorali, distruggono in parte anche quelle sane comprese quelle del cervello.
che la causa sia stata anche il poco afflusso di sangue nel cervello durante le terapie? può essere.
cosa che spiegherebbe il motivo di questi vuoti di memoria e scarsa capacità di concentrazione.. ovviamente non sono fonti certe.
sono piccoli e insignificanti sintomi è vero,  sta di fatto  però, che è una situazione un po imbarazzante e fastidiosa!  soprattutto quando questi vuoti di memoria mi capitano quando sono con gli amici o quando studio.
fatico a mettere a fuoco e ricordare le cose come prima della chemio..mi sforzo piu che posso ma non ci riesco.
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Rignano Flaminio: tutti assolti. Le mamme preferivano i bambini abusati?




Urla e invettive contro i giudici che hanno assolto gli imputati di Rignano Flaminio: i genitori dei bambini non si danno pace.
Paradossale, quanto veritiero e inquietante, il parere dell'avvocato Coppi: invece di essere contenti, i genitori di questi bambini li preferivano abusati.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_maggio_28/rignano-attesa-sentenza-201363494813.shtml

Il punto è
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ATTACCHI DI PANICO E ULCERE INTESTINALI: DA CHE PARTE STARE?

COMMENTO ALL'ARTICOLO "TANTI NEMICI, TANTO ONORE"

voglio fare i complimenti al tuo bellissimo e utilissimo blog. domani farò leggere il tuo post sulla tiroidite a mia mamma che purtroppo da due anni prende eutirox. però vorrei anche riportare la mia testimonianza. di base anch'io sono contraria ai farmaci ma posso dire che per due volte la medicina mi ha salvato la vita. il cortisone per delle brutte ulcere intestinali e un antidepressivo per degli ostinati attacchi di panico. certo ho preso i farmaci sotto stretto controllo e senza esagerare ma mi hanno guarita. non hanno però tolto la causa ma i sintomi. per quelli ho iniziato un lungo e faticoso percorso ancora in atto...ci vuole tanto studio e umiltà. notte

RISPOSTA

Cara Amica,
anzitutto grazie: i complimenti fanno sempre piacere, ancor di più se si porta avanti un lavoro di divulgazione come questo, tanto importante quanto pesantemente soggetto ad attacchi da parte di chi vede il male ogni qualvolta si proponga qualcosa che non sia una pastiglia approvata da BigPharma.
Veniamo a te.
Nella vita non si può tenere il piede in due scarpe: o si sta da una parte, o si sta dall'altra.
Tengo a precisare ancora una volta che il sottoscritto e questo blog non demonizzano in toto la medicina allopatica, infatti non si può negare il fatto che la medicina d'urgenza sia l'unico rimedio possibile in caso di incidenti, infarti, ictus, emorraggie etc...
Qui si parla con cognizione di causa, portando come prova inconfutabile Madre Natura e i suoi continui esempi, non studi scientifici che 99/100 sono pilotati e corrotti.
Mi si chiede se bere latte è sano? Dico di no, e lo dico soprattutto perché nessun essere vivente beve latte di un'altra specie oltretutto dopo lo svezzamento.
Mi si chiede se i vaccini fanno bene? Dico di no, e lo dico perché qualunque sostanza immessa nel torrente sanguigno, bypassando le naturali barriere del sistema immunitario e scatenando attacchi di febbre non può che essere deleteria. Nessun animale si vaccina.
Mi si chiede se l'uomo sia nato per mangiare carne? Dico di no, e lo dico guardandomi allo specchio, guardando come sono fatto, guardando i miei molari piatti e non taglienti, le mie mani senza artigli e la mia ZERO voglia e la mia totale repulsione verso il sangue e la carne cruda e non elaborata.
Ma tornando al discorso della medicina allopatica, non si può non notare che ha ormai trasceso, sommergendoci di farmaci ammazza-sintomo più assuefanti degli stupefacenti.
E la medicina d'urgenza è diventata d'urgenza per tamponare i disastri causati dagli stili di vita e dagli stessi farmaci. Un infarto non arriva per caso, come non arriva per caso un ictus: in Natura esiste una legge di causa-effetto.
Quindi, sarei il primo a correre in pronto soccorso per una crisi d'asma, e sicuramente il cortisone sarebbe indispensabile per superare il momento critico, ma nessuno si chiede mai il perché si è arrivati a una crisi d'asma...
I farmaci andrebbero relegati a quello che sono: rimedi d'urgenza, ma per urgenze vere e non uomo-dottore-farmaco-causate.
Tu dici che la medicina allopatica ti ha salvato la vita?
Prima di tutto non sappiamo cosa sarebbe stato di te se non avessi preso un antidepressivo e il cortisone.
Tu stessa dici che sono farmaci sintomatici, e quindi illudono, togliendo i sintomi, di essere guariti.
La salute la si vede sempre veramente nel medio-lungo periodo, e la chimica nulla può fare per garantirla.
Gli attacchi di panico sono una brutta bestia, ma sono e rimangono sintomi di qualcosa che non funziona, tanto a livello squisitamente organico, quanto a livello psicologico.
Nessuno nega che una vita stressante o eventi pesanti possano portare a soffrire di depressione e attacchi di panico.
Ma è altrettanto innegabile che un corpo sano, alimentato correttamente, ha una capacità reattiva di fronte alle situazioni che un corpo male alimentato non ha.
È la classica goccia che fa traboccare il vaso: ci muore un genitore, e crolliamo.
E diamo la colpa alla morte del genitore, e non al fatto che ormai eravamo talmente deboli a causa delle nostre abitudini di vita da non poter sopportare ulteriori "emozioni".
Mente e corpo sono una cosa sola: traballa la tiroide e traballa l'umore; si conduce una vita stressante, e vengono le ulcere gastriche. Non si può scinderli.
Ma la soluzione della chimica è e rimane, fuori dai casi d'urgenza, la peggiore che si possa fare.
Come si può pensare che un qualunque psicofarmaco possa interagire con la complessa e ancora sconosciuta biochimica celebrale?
Come si può pensare che il cortisone, disinfiammando pesantemente, possa arrivare alla soluzione del problema, quando non si è neanche compresa la motivazione per cui è arrivata un'ulcera?
Scommetto che nessun medico ha mai messo in discussione il tuo stile di vita, senza pensare come proprio quello sia alla base di tutto.
Se alimentato fisicamente e spiritualmente correttamente, il corpo è una macchina da guerra.
Ma ha bisogno del carburante giusto: amore per lo spirito, e alimentazione vegana per il corpo.
Più ci si discosta da questo dogma, più saranno i sintomi che appariranno per farci capire che siamo sulla cattiva strada.
Più li soffocheremo a furia di farmaci, più torneranno sempre più agguerriti, fino a prendersi la nostra vita se rimarranno soffocati o inascoltati.
Cara Amica, via la lobotomizzazione.
Dai fiducia al tuo corpo, non cullarti nel benessere momentaneo che i farmaci-sirene di Ulisse ti danno.
Ammaliano, senza dubbio.
Farsi di lexotan per stoppare un attacco di panico è il massimo per chi ne soffre, ma è solo posticipare un problema aggiungendone un altro.
La salute non si raggiunge con mezzi rimedi, e non si raggiunge da un giorno all'altro.
È una formamentis mentale, uno stile di vita, che deve essere sempre con noi, dalla nascita fino alla morte.

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ho sognato una vita senza cancro.

ero su facebook oggi pomeriggio e curiosando tra le tante pagine ho incrociato quella di una mia compagna di classe.
mi sono sofferamta su di un link in cui lei stessa raccontava del calvario della sua migliore amica che ha dovuto affrontare un cancro ai polmoni ma purtroppo un anno fa, la malattia  ha vinto e lei è stata strappata alla sua vita da adolescente.
come lei tanti ragazzi, TROPPI, ancora oggi non ce la fanno a vincere e il cancro spegne il loro sorriso.
oggi come oggi, troppe famiglie e troppi ragazzi si trovano ad affrontare la morte del loro amico / figlio.
a loro  va tutta la mia ammirazione.
mi sono sempre trovata dall' altra "sponda", sono sempre stata io quella malata... non so e non voglio sapere nemmeno cosa si può provare vedendo qualcuno a cui vuoi bene stare cosi male. tantomeno voglio sapere cosa si può provare vedendo il cancro portarseli via.
gli amici e la famiglia sono i nuclei che ancora prima del malato stesso, risentono in prima persona della malattia.
mi ricordo come fosse oggi   la reazione dei miei  genitori  ( come se il mondo gli fosse crollato addosso), ricordo la loro rabbia, angoscia, senso di ingiustizia e impotenza difronte alla frontiera estrema della vita.
avere un figlio malato si sa, è una delle cose peggiori che la vita possa riservare ad un genitore.
oltre alla famiglia poi, anche le mie migliori amiche ne hanno risentito molto.
le ho viste piangere e stare male insieme a me e  le ho viste  ridere e gioire quando finalemnte è finito l'incubo.
ma soprattutto le ho viste crescere insieme a me...
da queste esperienze non si smette mai di imparare e soprattutto non si smette mai di cercare di vivere meglio ogni giorno.
 tutti loro  sono stati fonte di grande forza e pazienza nel didicarmi tempo e aiutarmi quando stavo male .. erano li quando ho perso tutti i miei capelli, erano li anche quando l'ignoranza della gente ostacolava con momenti di sconforto e grande rabbia, il mio percorso da adolescente guerriera.
sono sempre stati li anche durante i lunghi esami e i tanti ricoveri.
sono convinta che anche la mia carissima compagna di classe prima o poi, supererà questo immenso dolore e potrà ricordare la sua migliore amica come la persona forte che era.
 una persona che( sono convinta) fino all'unltimo, ha lottato per cercare di continuare a vivere e se non ci è riuscita, non vuol dire che il cancro sia stato più forte di lei.
situazioni del genere sono difficili da accettare sia per il malato che per chi gli sta vicino ma  la dura realtà è che le persone muoiono in continuazione e noi non possiamo farci niente... forse,solo ringraziare la vita di averci dato un'altra possibilità.
e per ora, non ci resta che sognare  una vita senza cancro.
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TONSILLE E APPENDICE: I DIFENSORI DELLA NOSTRA FORTEZZA

Anni fa era molto di moda fare un bel "zac" alle tonsille cronicamente infiammate pensando di liberarsi definitivamente del problema.
La solita medicina allopatica ammazza-sintomo, che al posto di chiedersi la motivazione alla base dell'infiammazione delle tonsille, le elimina direttamente, creando uno sconquasso ancora peggiore.
Le tonsille sono un baluardo a protezione della nostra fortezza e i processi infiammatori che le coinvolgono non sono altro che mezzi difensivi che il nostro organismo pone in essere.
L'infiammazione non è infatti altro che un processo messo a punto dal sistema immunitario proprio per guarire: con il calore permette un afflusso maggiore di sangue e di sostanze nutritive, e fermarla con gli antibiotici-bombe a mano significa solo cullarsi in una finta guarigione spostando il problema da un'altra parte e in maniera ancora più profonda.
La proliferazione batterica che si sviluppa nelle tonsille, come in ogni altra parte del corpo, è conseguente a uno stato di intossicazione generale: come le mosche si gettano sulla spazzatura, i nostri batteri (che vivono sempre in equilibrio nel nostro corpo, e guai se non ci fossero) fanno altrettanto sulla spazzatura interna, moltiplicandosi senza controllo e a dismisura.
E allora, è più saggio ammazzare le mosche-batteri con l'insetticida-antibiotico o buttare la spazzatura con un'alimentazione vegana stampata a caratteri cubitali nel nostro DNA?
Eh sì. Noi siamo e rimaniamo vegani, che lo vogliate o no. Potete andare contro Natura quanto vi pare, ma siate pronti a pagarne le conseguenze, presto o tardi che sia.
Ora, tornando alle tonsille, si eliminano con meno facilità, ma è una pratica tutt'ora in voga, così come quella della rimozione dell'appendice, altro baluardo difensivo.
Logicamente un'appendicite degenerata in peritonite necessita di un'asportazione così come un infartuato necessita di farmaci salvavita di emergenza.
Ma è lì che non bisogna arrivare.
La spaventosa dieta odierna, la tanto decantata dieta Mediterranea sono il peggio che si possa fare al nostro corpo.
Ed eliminando le tonsille e l'appendice si insulta ancora di più il proprio organismo, menomandolo di due formidabili mezzi di difesa.
Chiunque sia affetto da tonsilliti ricorrenti, pensi a buttare gli antibiotici nello sciacquone, cominciando ad alimentarsi secondo Natura.
E non pensi che l'intervento chirurgico sia risolutivo.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono: asportare quello che Madre Natura ha creato significa solo menomare il proprio corpo, facendo finta di guarire e preparando il terreno a condizioni ancor più disastrose.
Alla prossima tonsillite, provate a smettere di alimentarvi. ZERO farmaci e ZERO cibo e vedrete se sarete divorati dai batteri o se invece quest'ultimi torneranno in riga a riposo.
Io scelgo la seconda ipotesi, e mi ci gioco la faccia, pubblicamente.


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SCOLIOSI: PROVIAMO A RAGIONARE

Esatto, proviamo a ragionare.
Esordisco con la mia espressione preferita: via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Non sono un medico, non guarisco nessuno (poiché è solo il corpo che guarisce se stesso), non faccio diagnosi e non prescrivo nulla: voglio solo portare la gente a ragionare con la propria testa.
Un paio di giorni fa, al lavoro, ho conosciuto una coppia di Catanzaro, qui a Milano per un "viaggio della speranza" con la loro figlia di 12 anni affetta da una pesante forma di scoliosi.
Hanno preso appuntamento presso un centro iperspecializzato, con l'aspettativa di poter finalmente avere le risposte che attendono e trovare la giusta strada verso la guarigione per la propria figlia.
Purtroppo, non sono così ottimista, proprio perché la medicina allopatica ammazza-sintomo lavora sempre allo stesso modo, sia che si tratti di un brufolo, sia che si tratti di una patologia grave come la scoliosi.
Molti lettori rimarcano spesso il fatto che la mia sia diventata una crociata contro la medicina allopatica senza riserve.
In realtà, come spesso scrivo nei miei articoli, la mia non è una bocciatura totale.
Grazie alla medicina d'urgenza, infortuni e fratture che nella "vita selvaggia" condannerebbero qualunque essere vivente alla morte, al giorno d'oggi non fanno così paura.
È il resto che ha ormai trasceso.
Bisogna in primis evitare a priori, con un corretto stile di vita, tutte le patologie degenerative che richiedono gioco forza un intervento d'urgenza (infarti, appendiciti etc...).
E al tempo stesso bisogna far sì che rimanga in piedi la sola medicina d'urgenza, unica branca che ha senso di esistere e che ha un suo effettivo utilizzo.
Unire due monconi di ossa che si sono fratturati significa aiutare il corpo nel processo di guarigione che esso stesso alla fine porterà a termine; somministrare il ventolin a vita a chi ha l'asma senza curarne la causa è pura follia, tanto per intenderci.
Torniamo alla nostra coppia di Catanzaro.
La scoliosi è una curvatura innaturale della spina dorsale, idiopatica nell'80% dei casi (significa che "esiste di per sé" ma nessuno sa perché), e genetica o secondaria a patologie neuromuscolari negli altri casi.
Quanto testé scritto, che si può trovare nei libri di testo di Medicina, è pura e semplice spazzatura, della peggior specie.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono (scusate, oggi devo ripetere la mia frase preferita).
In Natura, lo ripeto sempre, esiste una legge di causa-effetto: niente accade per caso.
Catalogare la scoliosi come idiopatica significa brancolare nel buio e non sapere neanche quello che si sta dicendo.
Dire poi che è genetica è ancora più folle.
Ognuno di noi può avere ed ereditare delle "debolezze", dei "talloni d'Achille", delle "predisposizioni", ma la partita si gioca sul campo, e quindi sono le condizioni ambientali e di vita che fanno da miccia, innescando determinati meccanismi.
Per prima cosa, sono dell'idea che il nemico numero uno della scoliosi sia proprio il calcio.
Sì, il calcio.
Lo schifosissimo calcio ingurgitato a palate attraverso il latte di mucca e i latticini, attraverso le integrazioni inorganiche, che tutto fanno fuorché fornire il calcio organico e assimilabile di cui il nostro organismo ha bisogno.
Gli americani si ammazzano di latte, eppure hanno le ossa fragili come porcellana.
Il calcio derivante dal latte di mucca, lo ripeterò fino alla nausea, è il peggior sottrattore di calcio nell'organismo, in quanto il primo, impossibile da digerire e assimilare poiché in forma estranea all'organismo stesso, deve essere lavorato ed espluso, e questo richiede al corpo il prelevamento del proprio calcio precedentemente immagazzinato in ossa, denti etc...
E questo può secondo me portare problemi durante lo sviluppo, con una debolezza delle ossa che formano la struttura della spina dorsale.
Smettiamola di pensare che un bambino paffuto e grassoccio sia sano: bisogna essere magri, filiformi, e bisogna crescere lentamente, altrimenti si ha una crescita disarmonica del corpo, con risultati catastrofici.
Infatti i bambini che vengono nutriti a latte di mucca sono vistosamente più in carne di quelli che bevono solo latte materno, e crescono molto più in fretta, mentre gli altri crescono più lentamente, magari raggiungendo persino altezze maggiori, ma nel LUNGO periodo e non nel BREVE.
Inoltre, chiamiamo in causa anche le proteine animali, oltretutto super pompate.
Le proteine animali sono uno sconquasso, uno schifo, il peggio, oltre al latte di mucca, che si possa dare a un bambino.
L'acidità provocata dalla stesse, e i continui aggiustamenti del corpo umano per mantenere un Ph alcalino, anche mediante la sottrazione di calcio dalle ossa, può essere un motivo alla base della scoliosi.
Senza considerare la presenza di ormoni, che spingono sempre verso una crescita veloce, esagerata e innaturale.
Potrebbe entrare anche in gioco la muscolature che sorregge la schiena, anch'essa compromessa da un'alimentazione scadente.
Quindi, non dico di non affidarsi a corsetti, busti e tutto quello che può aiutare una schiena compromessa a stare "fisicamente meglio".
Aggiungo però che bisogna cercare di arrivare alla causa del problema, dando al corpo tutte le sostanze di cui ha bisogno per autoregolarsi al meglio, eliminando quelle che lo sconquassano.
Cancellate dalla testa il binomio calcio=ossa forti. È l'esatto contrario.
E chi non ne è convinto, prima di scrivere commenti deliranti su questo blog, risponda a una semplice domanda: l'elefante pesa due tonnellate e ha una struttura ossea forte come il granito. Mangia erba e radici. Da dove lo prende il calcio?


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piccole donne al volante

oggi stavo discutendo con i miei genitori dell'argomento "patente" perchè a gennaio faccio i diciotto anni e avevo intenzione di iscrivermi alla scuola giuda dopo l'estate in modo da fare il corso e gli esami scritti prima dei diciotto e le guide appena compio gli anni.
dopo avere discusso di esami pratici e di tutto quello che riguarda l'aspetto teorico, mio padre mi ha buttato li per li una frase e mi ha ricordato un episodio di questa estate che ripensandoci, ora mi fa solo morire dal ridere e dalla vergogna  ma mesi fa mi ha fatta piangere per un ora senza smettere! e non sto esagerando.
Dunque, è inziato tutto in una giornata di agosto.. io avevo iniziato il 5 ciclo di chemioterapia da pochi giorni ed ero molto depressa come solo la terapia di inizio ciclo sapeva farmi essere ( sempre meglio degli effetti collaterali della rossa!) e piangevo veramente tanto in preda ad una crisi di nervi e rabbia.
mia madre poveretta, cercava di tirarmi su il morale in tutti i modi ma non sapeva proprio più che cosa fare ...
 ad un certo punto si è accovacciata nel letto insieme a me e mi fissava... finchè ad un certo punto mi fa: "senti, ma che ne dici se andiamo a fare un po di shopping solo io e te? intanto magari ti faccio provare a guidare nel box di casa visto che me lo avevi chiesto un po di mesi fa".
dopo un attimo di riflessione mi sono detta: beh!, perchè no...
sono andata in garge insieme a mia madre e metto in moto la macchina ma la prima volta fa uno scatto in avanti e si spegne... "riprova" mi esorta mia madre  ma sta volta va peggio di prima e finisco dritta contro il  garage del mio vicino!
morale della favola: lo shopping è saltato,  il garage del mio vicino è ancora oggi leggermente piegato in dentro in un angolo e io... beh, io ho pinato più di prima! mi sentivo in colpa e mi ricordo che mio padre mi sentiva piangere dal mio appartemaneto fino giù al box talmente ero disperata!
ho raccontato l'episodio a mio zio e rideva dalla cornetta come un pazzo! eppure per me, nel periodo delle terapie quando avevo l'umore a terra, tutto assumeva un apetto catastrofico.

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che fine ha fatto la macchina mi chiedete? beh, non si è nemmeno ammaccata!
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La Cassazione ha deciso: risarcibile il danno da Alienazione Genitoriale




La dottoressa Sara Pezzuolo ci segnala questo importante articolo uscito - a firma della dottoressa Ilaria Bedeschi- sulla Rivista "Persona e Danno", del professor Paolo Cendon.

L'articolo commenta e riporta una sentenza della Cassazione (sentenza n. 7452/12) che ha confermato la risarcibilità del danno da Alienazione Genitoriale,
(Clicca qui per andare al sito originale dell'articolo)

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IL MONDO CON LA DENTIERA

Siamo un popolo di sdentati, dobbiamo ammetterlo.
Anzi, direi che stiamo diventando un mondo di sdentati, con sempre più persone che iniziano a perdere i denti in giovane età, con tutte le drammatiche conseguenze del caso.
Sono stanco di sentire le solite fesserie, stile "Sì sto perdendo i denti, ma ho anche la mia età"...
Questo, detto da persone che non hanno nemmeno 70 anni...
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Se Madre Natura ci avesse programmato per perdere i denti, avrebbe fatto un flop colossale.
È difficile in natura sopravvivere senza denti, e per molte specie di animali, specialmente per i carnivori, sono indispensabili.
Quindi siamo nati per nascere e morire con i nostri denti, salvo traumi o infortuni.
Nessun essere vivente si spazzola i denti tre volte al giorno con copiose quantità di dentifricio. Nessun essere vivente utilizza il colluttorio. Nessun essere vivente ha la possibilità di andare dal dentista.
Tutti tranne l'uomo, che è ormai diventato un cliente fisso del trapano.
Perché accade questo?
Questo accade perché l'uomo va contro natura. E i denti, che sono una parte viva e integrante di ogni essere umano, soffrono come soffrono gli altri organi a causa di un'alimentazione totalmente contro natura.
La radice di ogni dente è irrorata dal sangue, e se il sangue è un immondezzaio, il dente riceverà spazzatura.
Quando ingeriamo cibi adulterati, il corpo utilizzerà una materia prima scarsa tanto per fare le unghie quanto per portare i "nutrienti" ai denti.
Rileggete il mio articolo "NON SIAMO I MATTONCINI DELLA LEGO", e capirete ancora una volta come il corpo vada visto in maniera olistica, e non a compartimenti stagni.
E quindi cosa è la carie?
La carie è semplicemente una demineralizzazione di dente, ossia il prelevamento da parte del corpo stesso di quelle sostanze che non ottiene tramite l'alimentazione, e che anzi gli servono per digerire quelle sbagliate e morte che gli propiniamo ogni giorno.
Gli zuccheri artificiali rovinano i denti proprio perché per essere digeriti necessitano di un'enorme quantità di materie prime che il corpo preleva anche dai denti.
Ma non sono gli unici responsabili.
Proteine animali, cibi stracotti, additivi alimentari: tutta la spazzatura che ingeriamo porta il conto da pagare anche alla nostra bocca.
E sfatiamo ancora una volta il mito dei latticini. Rileggete il mio articolo "LATTE: BIANCA, CANDIDA MORTE" e capirete ancora di più come il latte sia alla base del decadimento fisico e psichico, inclusa la carie.
Il latte è e rimane un sottratore di calcio e non un dispensatore.
L'enorme quantità di vitamine e minerali che ingeriamo con il latte è estranea al corpo, inassimilabile, e quindi il corpo stesso deve usare le proprie riserve per digerirli, andando a prenderle anche dai denti.
Uno può lavarsi i denti tutti i giorni, dieci volte al giorno, con chili di dentifricio, litri di colluttorio e kilometri di filo interdentale...
Il problema non è fuori. Il problema è dentro.
Quando si capirà che quello che visivamente osserviamo è solo la punta dell'iceberg di un problema che va affrontato diversamente?
La psoriasi viene da dentro e quindi le creme non servono a nulla.
Stesso discorso per qualunque tipo di sfogo cutaneo.
Quindi, anche per la carie, è la spazzatura interna che va eliminata.
Oltre a quanto già detto, è pacifico che si rilevi una maggiore presenza batterica.
I batteri non hanno nessuna colpa. Essi coesistono con noi, e si fiondano come api sul miele ogni volta che ci sia spazzatura nelle vicinanze.
E appare quindi palese che il colluttorio non serva a una mazza: primo, per quanto già detto riguardo alla genesi della carie, e secondo perché è come continuare a spruzzare insetticida per uccidere le mosche che ronzano sul letame.
Si toglie il letame, e le mosche vanno via.
Svegliamoci per la miseria.
I denti hanno bisogno solo di essere spazzolati, senza creme, senza dentifrici, con solo un po' di acqua per eliminare l'antiestetica placca.
Dico antiestetica, perché solo quello è il motivo in una persona che si alimenta bene.
Infatti, con un'alimentazione vegana dimenticate carie e problemi dentali, e anche la presenza del tartaro sarà costantemente sotto controllo.
Esiste una via di mezzo tra il sorriso finto di Tom Cruise e la dentiera, ed è proprio la dentizione che ognuno di noi ha, che correttamente preservata morirà con noi nella tomba.
Sono pronto a rimangiarmi tutto quello che ho scritto, però dovete presentarmi un leone con una dentiera.


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La PAS ed il MOBBING GENITORIALE: Giordano, Rossi, Rinaldi, Muffolini al Congresso ANFI 2012









Congresso A.N.F.I 2012





Dr. Gaetano Giordano,
Dr.ssa Barbara Rossi



Psicoterapeuti - Centro
Studi Separazioni e Affido Minori



“Pas:nuove
ipotesi terapeutiche e percorsi sperimentali di recupero della
genitorialità”;




Dr.ssa B. Rinaldi

Psicoterapeuta



Dr. M.
Muffolini -

Dottore in scienze e tecniche psicologiche



"La
cicatrice paterna: frattura e possibilità di
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"Le parole di Eleonora". ( fondazione "Magica Cleme Onlus" in collaborazione con l'istituto dei tumori di Milano e l'ematologia pediatrica del S Gerardo di Monza)

Le "Parole di Eleonora" è una potente 'intervista ad una ragazza che ha vissuto in prima persona il terribile impatto che la malattia porta con sè. In un racconto lucido e commuovente, Eleonora evidenzia come le assenze, le terapie, i cambiamenti fisici e successivamente psicologici dati dalla sua rapida maturazione, abbiano modificato radicalmente il suo rapporto con i compagni e con i professori, ma soprattutto il suo approccio alla vita, infondendole grande forza e determinazione. Una grande lezione di vita, espressa con lucidità e pacatezza a tutti i suoi coetanei, ma anche, se non soprattutto, agli adulti.

http://www.youtube.com/watch?v=pzziE_bxCb4&feature=youtu.be
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TANTI NEMICI, TANTO ONORE.

COMMENTO AL MIO ARTICOLO "TIROIDITE AUTOIMMUNE: MANDIAMO L'EUTIROX IN PENSIONE"

Silvana, se ha bisogno di consigli sulla sua salute si rivolga ad un medico, non a questo ciarlatano che non ha idea di quello che dice, e fornisce informazioni psuedo-scientifiche basate sul nulla più totale, solo sulle sue idee deliranti. Evita di dare consigli su cose che non conosci, oppure pubblica gli studi ai quali ti riferisci, altrimenti STAI ZITTO!!!

Firmato Sarah

RISPOSTA

Cara Sarah, pensi che mi abbasserò al tuo livello?
No, anzi, ti ringrazio, perché il tuo commento mi fa capire che ho colto nel segno, perfettamente.
Anzitutto ti riporto la risposta che mi ha scritto la destinataria del mio articolo:
"Gentile sig. Pietro, grazie mille per la sollecita ed esauriente risposta al mio problema. Il tutto non sarà un grandissimo sacrificio se non per il thè e il cioccolato ma la salute viene prima di ogni gratificazione. Le auguro una buona giornata e un buon proseguimento di vita.
Con stima
Silvana Rolfini"
Mi dispiace per te, mi dispiace perché sei entrata a far parte delle persone che vengono mosse come pedine dalla medicina allopatica ammazza-sintomo, che ha un rimedio immediato per tutto e sfascia la gente nel medio-breve periodo.
Purtroppo hai la testa farcita come un toast di idee sbagliate, e non hai il coraggio di ammetterlo, perché così facendo dovresti buttare nel cesso tutti gli studi di medicina che stai facendo.
Ti riempi la bocca di "ricerche scientifiche", "studi pubblicati", quando non capisci (o fai finta di non capire) che il business dei farmaci è corrotto fino al midollo.
E non comprendo neanche il tuo continuo bazzicare in questo blog: Internet è immenso, quindi alza i tacchi e vai a farti un giro nei forum dove si idolatra il Prozac e ci si inchina davanti a Mr. Eutirox...
Perché stai ad ascoltare e a leggere in continuazione gli articoli di questo ciarlatano, che in più continua a non professarsi medico e a non prescrivere nulla?
Gli insulti ti fanno capire la bassezza morale del tuo interlocutore, e quindi per me i tuoi sono un complimento.
Sono un complimento perché significa che gli articoli non ti sono rimasti indifferenti, anzi, e che questo blog comincia a muovere le coscienze e a dare fastidio.
Gli attacchi sono il sintomo che sono sulla strada giusta.
E continui a venire a leggerli, perché sai che piano piano sgretoleranno le false convinzioni a cui sei ancorata come una cozza sullo scoglio.
Io mi baso su due cose: Madre Natura e le numerose attestazioni che mi vengono da questo blog, sintomo che la lobotomizzazione in alcune persone sta veramente passando.
Ma tu, come San Tommaso, devi "vedere", "toccare", "avere le prove".
E allora, cara mia, ti sfido a rispondere ad alcune domande, e pubblicherò il tutto sul forum.
Che senso ha asportare un tumore senza sapere per quale motivo si è formato, come si è formato e senza bloccare la cause che lo hanno formato?
Che senso ha applicare del cortisone su un qualunque sfogo cutaneo senza sapere perché è in atto, dimenticando il fatto che la pelle è e rimane prima di tutto un organo emuntore?
Che senso ha dare una sostanza tossica come un antidepressivo, il cui metodo di azione è SCONOSCIUTO (come scritto sugli stessi bugiardini) senza sapere la motivazione per cui la depressione si manifesta e senza verificare le eventuali cause organiche alla base?
Che senso ha dare un antistaminico per l'allergia senza sapere il perché il corpo reagisce in maniera abnorme a determinate sostanze?
Potrei andare avanti per secoli...ma ti faccio un riassunto:
L'insulina non cura il diabete
L'Eutorix non cura la tiroidite
Il Prozac non cura la depressione
I sonniferi non curano l'insonnia
Gli antistaminici non curano l'allergia
Il ventolin non cura l'asma
Il cortisone non cura l'infiammazione
Gli spray nasali non curano la congestione nasale
La pillola non cura l'acne cistica
La chemioterapia non cura il tumore
L'AZT non cura l'AIDS.

TI basta o vuoi che vada avanti nella lista dei farmaci ammazza-sintomi.
La medicina odierna è ammazza-sintomi, che ti piaccia oppure no.
Continua ad adularla, e quando starai male, corri tra le braccia del dottorone di turno piuttosto che tra quelle del tuo sapiente sistema immuntario.
In un posto dove le finestre sono chiuse, non esiste il sole, si mangia brodo di pollo e si convive con il dolore di altri nessuno potrà mai guarire.
Questo posto si chiama "ospedale".



reade more... Résuméabuiyad

Non chiamatemi "Coraggiosa".

quante volte durante la malttia ci siamo sentiti dire: "ma come sei coraggiosa/o!"e quante volte avremmo voluto sbattere al muro la testa della persona in questione?

....
TANTE!

la verità è che il coraggio, nel gergo comune è usato per indicare una persona che ha una visone  molto chiara del pericolo che sta affrontando e al contempo anche una grassa ignoranza che spinge questo soggetto a sfidare se stesso.
il coraggio nella malattia invece è qualcosa di estremamente scocciante! è fatto  di dolore, di forza e di continui "giorni stronzi"; di momenti con l'umore è a terra e i pensieri positivi vengono totalmente respinti da quelli negativi ma nonostante ciò riusciamo ad andare avanti.
è qualcosa che trovi e basta, ti viene imposto perchè non hai più alcuna via d'uscita.
improvvisamente hai una visione molto chiara di quello che ti sta accadendo e di quello che ti aspetta e sei pronta ad affrontarlo.
è come se ad un certo punto non ci sia più alcun modo di tornare indietro.

io non sono coraggiosa! il coraggio mi è stato imposto, che è divrso.
tantissime volte avrei voluto essere definitta coraggiosa per avere trasgredito le regole imposte dai genitori, magari per sentirmi più autonoma e più grande come ogni adolescente, piuttosto che essere definita coraggiosa perchè nonostante un tumore, sono riuscita a trovare la forza di reagire!
troppe  volte avrei voluto trovare il coraggio nell'agire piuttosto che nel soffrire...

reade more... Résuméabuiyad

TIROIDITE AUTOIMMUNE: MANDIAMO L'EUTIROX IN PENSIONE

LETTERA

Gentile Sig. Pietro,
Innazitutto La ringrazio per i suoi illuminanti articoli, La leggo da poco ma con sempre maggiore attenzione, perchè mi sono resa conto che quanto scrive mi risuona dentro e non mi succede spesso. Le scrivo in merito alla mia tiroidite autoimmune (di Hashimoto) Da ca. un anno prendo un medicinale "Eutirox" 50 mg. ma possibilmente vorrei gradualmente liberarmene. cosa mi consiglia di fare? Grazie della Sua attenzione e, con l'occasione, gradisca cordiali saluti.
Con stima
Silvana Rolfini

RISPOSTA

Cara Silvana,
grazie anzitutto per la fiducia che ripone in questo sconosciuto, che medico non è e che certo non aspira a esserlo.
Se ha deciso di scrivermi, significa che le mie parole hanno fatto centro, ma che lei era pronta a fare il grande passo di prendere la sua salute nelle proprie mani.
Non faccio diagnosi, non curo nessuno e non prescrivo alcunché poiché, oltre a non essere medico, nessun uomo può guarirne un altro.
Tutte le guarigioni sono auto-guarigioni orchestrate dal nostro sistema immunitario, che chiede solo una cosa: "LASCIATEMI IN PACE".
Vuole essere lasciato in pace, vuole poter lavorare senza dover digerire lasagna al forno, branzino al pepe verde e tutte le altre amenità con cui inondiamo il nostro povero corpo ogni giorno.
Veniamo al suo problema.
La tiroide è una piccola ghiandola a farfalla situata nel collo, che ha molteplici funzioni e sovraintende a moltissimi processi del nostro organismo.
Pelle, fegato, cervello e molto altro ancora: la tiroide è tanto piccola quanto importante.
Uno degli errori della medicina allopatica è di "settorializzare" il corpo umano.
E quindi sono sbocciati come funghi specialisti per tutto: gastroenterologo, reumatologo, dietologo, cardiologo.
Io aggiungerei poi i vari tuttologi e la meravigliosa categoria dei cazzologi...
Tutti a pensare che il corpo umano sia formato da componenti...forse hanno visto troppe puntate di "GIG ROBOT D'ACCIAIO", dove gli venivano lanciati i componenti che si univano a formare GIG.
Il corpo umano è un TUTTUNO, ove ogni singola cellula, ghiandola, organo lavora in sinergia con tutti gli altri, e un disequilibrio di una parte porta inevitabilmente contraccolpi in un'altra.
Che cosa c'entra con la tiroide si chiederà lei...
C'entra eccome, poiché il problema che si manifesta nella tiroide è semplicemente la punta dell'iceberg di cosa sta accadendo ben più in profondita nel corpo umano.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
La tiroidite autoimmune detta "di Hashimoto" è una "malattia" ove il corpo produce anticorpi che attaccano i tessuti stessi della tiroide (da qui la denominazione "autoimmune"), provocando ipotiroidismo, e quindi una minor produzione ormonale indispensabile per il corretto svolgersi di molte funzioni organiche.
La solita becera medicina allopatica ammazza-sintomo anzitutto etichetta il tutto come "autoimmune", sparando la prima castronata planetaria.
Si usa ormai questo termine per indicare che il corpo, tutto ad un tratto, impazzisce cominciando ad attaccare se stesso senza un particolare motivo...una sorta di suicidio interno.
Ma non ci si chiede il motivo reale per cui il sistema immunitario stia dando i numeri...no...troppo faticoso.
In Natura vigono alcune regole, e una di queste è che "il corpo non va mai contro se stesso".
A cominciare da un banale raffreddore (che non è altro che una crisi eliminativa), fino al più devastante tumore, il sistema immunitario lotterà per riportare la salute, unico obiettivo per cui è stato creato.
Non ho mai visto sistemi immunitari attaccare se stessi consapevolmente e senza motivo.
Tutto ha un perché, per un'altra legge che si chiama di "causa-effetto".
Tutto avviene per un motivo, a volte evidente, a volte meno.
Quindi, oltre a etichettare male, la medicina allopatica si limita a mascherare il sintomo, a sopprimere quei segnali che il corpo manda consapevolmente.
Ed ecco che fa la sua comparsa la sig.ra LEVOTIROXINA, in arte Mr. Eutirox.
Primo motivo di bocciatura: si tratta di una sostanza sintetica.
Nel corpo umano quello che si introduce o fa bene o fa male.
Tutto quello che non è naturale è visto come un nemico, e quindi bene non fa, a cominciare dal Supradin, fino ad arrivare all'Eutirox.
Secondo motivo di bocciatura: non si somministra alcuna sostanza senza sapere le motivazioni che hanno portato un determinato organo a lavorare male.
Terzo motivo di bocciatura: qualunque sostituto delle normali funzioni organiche porta inevitabilmente ad una atrofizzazione di quella particolare ghiandola/organo.
Dopo questa doverosa premessa, veniamo a noi.
Io ritengo che nella maggior parte dei casi anche la più brutta sintomatologia rimanga una strenua difesa dell'organismo volta a evitare problemi ancor più gravi.
Quando ci trovano un tumore, significa che il sistema immunitario ha intelligentemente inglobato sostanze che in realtà, se lasciate in circolo, avrebbero fatto ancora più danni.
E asportarlo o chemioterapicizzarlo significa semplicemente avvelenare ulteriormente l'organismo senza aver capito nulla.
Quando ci riempiamo di psoriasi, significa che il corpo sta utilizzando la pelle come estrema difesa per buttare fuori quello che dentro non deve stare.
E che fa il dermatologo? Ci riempie di cortisone senza aver capito una cippa lippa...
Questo per far comprendere che anche nel caso in questione tutto avviene per un motivo.
E il motivo di base è uno solo: la tossemia interna, sia essa fisica, spirituale, o entrambe.
La spazzatura deve stare fuori, e quando il corpo ne è saturo può accadere di tutto.
100.000 malattie con una sola causa: la tossemia interna.
Ma la speranza deve farla da padrona.
Le soluzioni ci sono, eccome, anche se bisogna armarsi di forza di volontà, fiducia nel proprio organismo e voglia di farcela.
Io non sono come molte persone che predicano bene e razzolano male.
Ho in prima persona affrontato un Herpes Zoester in tutto il viso che è durato quattro mesi e mi ha trasformato in un Freddy Kruger di Nightmare gocciolante e dolorante (vds. il mio articolo "GUARIGIONE DA DEVASTANTE HERPES").
Come ho detto ci sono passato, in modo diverso ma ci sono passato.
E mai, in quattro mesi di sofferenza a ZERO farmaci, ho dubitato delle capacità di autoguarigione del mio sistema immunitario.
Lo stesso deve fare lei Silvana, se vuole liberarsi dalla schiavitù di un ormone sintetico che ogni giorno la sconquassa.
Tutto però va fatto con attenzione, intelligenza, prudenza e tranquillità.
Le medicine sono come le droghe: ci si assuefa, e toglierle significa avere contraccolpi anche importanti.
Cosa farei se fossi in lei?
Oltre alla fiducia totale, avrei anzitutto la consapevolezza che il lavoro sinergico del corpo può arrivare a risultati straordinari, con presa in carico di altri organi/ghiandole della sua tiroide ballerina.
Il corpo cerca sempre un'omeostasi, un equilibrio, e riesce a farlo anche quando asportiamo tonsille, appendice, cistifellea, interi organi.
Nel suo caso la tiroide è per fortuna ancora lì, addormentata in una bara di vetro ma pronta risvegliarsi.
Quindi, tutto deve partire da uno scalaggio lento, compatibile con la potenza delle crisi eliminative che sfocieranno e con la forza del suo fisico.
E questo non lo misurerà con esami medici, ma semplicemente da come si sentirà fisicamente.
Da subito ZERO zuccheri, ZERO cole, ZERO sigarette, ZERO thè e caffè, ZERO cibi adulterati, impacchettati, precotti.
Nessun digiuno come consiglio a molti altri, in quanto farmaci e digiuno sono un mix pericoloso, in quanto il digiuno rende il sangue più fluido e quindi porterebbe i farmaci ancor più in profondità.
E nello scalaggio del farmaco deve esserci anche, una volta e per tutto, una altrettanto intelligente transizione a una alimentazione vegana, il più crudista possibile.
Significa che deve ritornare a mangiare quello che Madre Natura ha fatto per noi: frutta e verdura allo stato crudo.
Devono sparire proteine animali e latte e derivati.
E questo schema alimentare deve essere parte integrante della sua vita per sempre, con piccoli aggiustamenti come i cereali e i legumi solo ed esclusivamente quando avrà ben disintossicato il suo corpo.
Nei casi di emergenza come il suo ci vuole rigore assoluto.
E per i cereali, che sono un cibo comunque forzoso e addomesticato non nato per l'uomo, rigorosamente quelli senza glutine, in quanto il glutine stesso è causa di esagerate reazioni del sistema immunitario (infatti la celiachia è spesso associata alla tiroidite autoimmune).
Questo poema è per Lei signora Silvana: la salute non è mai stata così a buon mercato.


reade more... Résuméabuiyad

ASPIRANTI DOTTORI ALL'ARREMBAGGIO (MA CON IL PARAOCCHI)

COMMENTO AL MIO ARTICOLO "I VIRUS NON ESISTONO"


Concordo. Ho fatto la stessa domanda, ma visto che nn hanno risposto a te immagino che nn risponderanno nemmeno a me. Andatelo a dire a chi muore di AIDS che l'HIV nn esiste.

Fatemi capire..in base a cosa fate queste affermazioni?qualcuno di voi e` scienziato?biologo?medico?biochimico?tanto per sapere..

Firmato: Sarah.


RISPOSTA

Cara Amica, intanto ti sei firmata e per questo ti ringrazio.
Purtroppo però devo notare come anche tu sia incatenata a dogmi che ritieni incontestabili e, come la maggior parte delle persone, abbia smesso di ragionare con la tua testa; aggiungiamo che nel tuo profilo pubblico di Blogger sia evidenziato il fatto che sei una studentessa di Medicina e il cerchio si chiude.
Peccato, perché si evince anche che sei vegana e animalista, due grandi pregi che vanno a braccetto.
La tua domanda "qualcuno di voi è scienziato? biologo? medico? biochimico?" mi fa venire in mente un'altra tipica domanda che mi fanno spesso sapendo che sono vegano: "Ma da dove le prendi le proteine?" "E il calcio per le ossa"?
E la mia risposta è sempre la stessa: "Da dove le prende le proteine il gorilla di montagna che pesa 200 kg e mangia solo frutta e verdura crude?"; oppure "Da dove prende il calcio il rinoceronte, che mangia solo erba e foglie?".
Purtroppo hai smesso o non hai mai cominciato a osservare Madre Natura, perché se così fosse avresti la risposta per tutti i quesiti che ti vengono in mente.
Vai a leggerti il mio articolo "NON SIAMO I MATTONCINI DELLA LEGO", e capirai come il nostro corpo funziona per trasformazione degli alimenti: la mucca fa il latte grazie all'erba; la leonessa fa il latte grazie alla carne; la donna fa il latte grazie alla frutta e alla verdura.
Smetti quindi di comportarti come chi ha osteggiato Galileo Galilei per poi ammettere che effettivamente fosse la Terra a girare intorno al Sole e non viceversa.
E ora, come sempre, via la lobotomizzazione e vediamo le cose per quello che sono.
Togliti dalla testa che titolo pubblico=avere ragione a tutti i costi.
Conosco carabinieri che non capiscono nulla di leggi, nutrizionisti sovrappeso, psichiatri depressi, medici che fumano.
Le lauree non sono sempre sinonimo di qualità e garanzia, e prima comprendi questo concetto, meglio ti muoverai in questo mondo.
E io sono lieto di non essere uno scienziato, un biologo, un biochimico o quello che ti pare.
Non faccio diagnosi, non prescrivo farmaci e non curo nessuno, in quanto nessuna guarigione è fatta dall'Uomo in quanto è il corpo stesso ad autoguarirsi quando messo nelle condizioni di farlo.
E non ho bisogno di alcun titolo per comprendere come i virus, così come la medicina allopatica li intende, non esistano.
Non esistono mostriciattoli con le zampette pronti ad ucciderci, a colonizzarci, a sterminarci.
Questa è la mostruosa teoria su cui si fonda gran parte dell'odierna medicina allopatica, senza la quale l'intero sistema farmaceutico cadrebbe come un castello di carte.
Ti consiglio di dimenticarti di questo blog se vorrai continuare i tuoi studi, in quanto non sarai più in grado di assistere a una sola lezione universitaria senza provare un urto allo stomaco.
I virus, lo ripeto, sono spazzatura; spazzatura endogena prodotta dal normale ricambio dovuto alla moria cellulare, e diventano un problema solo quando il nostro corpo, indebolito da malsane abitudini di vita, alimentari e spirituali, non ha la forza di provvedere alla loro continua espulsione, con conseguente accumulo tossico.
Tutte balle quindi il virus del raffreddore (che altro non è che una crisi eliminativa con cui il corpo espelle attraverso il muco quello che dentro non deve stare), e tutti gli altri.
Vuoi la prova? Non ho alcun problema a dartela, avendo fatto da cavia con me stesso.
Vai a leggerti il mio articolo "GUARIGIONE DA DEVASTANTE HERPES" e capirai come il virus dell'Herpes Zoester non esista, non si annidi a fare una pennichella nei gangli nervosi per risorgere ogni tanto a rompere le palle al malcapitato di turno.
L'Herpes Zoester, come la quasi totalità delle affezioni cutanee, è uno sfogo preordinato e gestito dal sistema immunitario per buttare fuori quello che dentro non deve stare .
Ma sicuramente questa prova "per sentito dire" non ti basta.
E allora ti sfido: prendi una persona con un'epatite, un herpes, un fuoco di S. Antonio e mettila a digiuno, per un minimo di tre giorni e per un massimo di dieci, per poi passare a un'alimentazione vegana, il più crudista possibile, e vedi cosa succede.
Secondo la medicina allopatica si dovrebbe venire divorati dai virus, mentre nella realtà la mancanza di cibo permette al corpo di utilizzare tutte le sue energie per sistemare quello che dentro non funziona, con conseguente eliminazione di tutti i detriti cellulare morti e stramorti che si chiamano "virus".
E lo stesso di può dire per i batteri, che sono conseguenza e non causa della malattia.
I batteri sono con noi, vivono in simbiosi con il nostro organismo.
La loro incontrollata riproduzione è dovuta alla tossemia interna, che porta cumuli di "spazzatura" che li richiama.
Se tu avessi la casa piena di mosche perché il tuo salotto è pieno di immondizia, cosa fai? Uccidi le mosche o elimini la spazzatura?
Io elimino la spazzatura, in modo tale che le mosche non tornino.
La medicina allopatica, grazie all'antibiotico invece, uccide le mosche lasciando inalterato il terreno contaminato, e quindi quando l'effetto dell'insetticida-antibiotico finisce ecco che le mosche ritornano in quanto la spazzatura è sempre lì.
Difficile come concetto da comprendere? Direi di no, basta volerlo comprendere.
Veniamo ora al quesito sull'AIDS.
Tu dici di "andarlo a dire a chi muore di AIDS che l'HIV non esiste".
Ti invito intanto a leggerti il mio articolo "TI SEI PUNTO CON UNA SIRINGA INFETTA? E CHI SE NE FREGA!"
E se non ti basta, vai a vedere cosa il suo "scopritore" premio Nobel ha recentemente dichiarato in una intervista, affermando che "l'AIDS è causato dallo stile di vita e non da un virus".
Hanno terrorizzato milioni di persone, spingendone migliaia al suicidio solo a causa di un "POSITIVO" scritto su di un pezzo di carta.
Lo ripeto fino alla nausea: l'AIDS non è causato da alcun virus, dato che i virus non esistono.
L'AIDS è un contraccolpo immunitario causato solo ed esclusivamente dal proprio stile di vita che di certo non guarisce con i farmaci antiretrovirali come l'AZT, che sono vecchi antitumorali riciclati, super tossici e che sono la prima causa di distruzione del sistema immunitario.
Svegliamoci cara amica. Svegliamoci presto.
 


 
 
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medici di base incompetenti

nella maggior parte delle storie che ho letto dalle blogger, quasi sempre all'inizio di tutto il percorso clinico c'è statao un errore  di valutazione da parte del medico di base..sto parlando di quegli incompetenti medici di base che si firmano "medico chirurgo specializzato in medicina del lavoro" e balle varie e poi confondono un linfonodo per una vena ingrossata!
si, a me viene l'orticaria se ripenso che questo è successo anche a me.
piu di un anno fa ormai, mi ero accorta di avere il collo gonfio e ( ammetto che questo è statao un mio errore) solo dopo due mesetti buoni sono andata a farmi visitare dal mio dottore il quale, probabilmente molto impegnato a fissarmi la scollatura, ( poveri dottori anziani  porci -.-) ha sottovalutato un linfonodo per una vena! sottolineo UNA VENA!
solo successivamente il dentista si è accorto di quello che realmente avrei potuto rischiare e mi ha consigliato un' ecografia.

tutta questa premessa per dirvi che oggi sono andata a trovare il mio medico di base perchè mi serviva il certificato medico per fare un mesetto di palestra ( senza strafare) e quando mi sono sentita dire  testuali parole: " oh, come stai? come vanno le terapie?" è stato già tanto che non gli ho risposto male!
non mi è mai particolarmente andato a genio il mio medico di base e l'ho sempre reputato il classico incompetente che viene al lavoro solo perchè deve e non per il piacere di fare il medico, figuriamoci ora!
cacchio io dico, per scegliere medicina ci vuole una motivazione di fondo! quella motivazione che ti spinge ad amare il tuo lavoro e soprattutto a valutare bene ogni singolo sintomo del paziente che ti trovi difronte! mica arrivare in studio con mezz'ora di ritardo, accogliere i pazienti e liquidarli con un :" massi! non ha niente, sta benissimo!"
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sapori e odori che.. tornano.

vi è mai capitato dopo avere avuto la febbre, di non riuscire più a mangiare dei determinati cibi che durante l'influenza mangiavate spesso?
a me è successa la stessa cosa ma dopo la chemio.
tra tutte le cure che facevo, c'era la rossa che mi faceva stare malissimo e mi ricordo bene che tutto quel poco che riuscivo a tenere nello stomaco senza ritrovarmi piegata in due sul water, pochi giorni dopo mi dava la nausea e non riuscivo più a mangiarlo.. e questo non solamente nei giorni antecedenti alla chemio ma anche a distanza di mesi!
vi faccio un esempio: nel ponte del 1° maggio sono andata in vacanza con i miei e durante il viaggio ci siamo fermati in un autogrill per mangiare qualcosa e ho chiesto a mio fratello di farmi assaggiare il suo panino...
appena le mie papille gustative sono venute a contatto con quel prosciutto, quel formaggio e quel pane... bleh! mi è tornato in mente il panino che mangiao all'ospedale perima di fare la chemio e per miracolo non ho dato di stomaco!
non so se anche a voi è mai capitato.
come posso spiegare.. è come se determinati cibi che mangiavo in ospedale o durante la malattia non potessi più neanche lontanamente vederli perchè mi ricordano la chemio. ( pouret, spinaci, prosciutto cotto non riesco proprio a vederli e il solo pensiero di doverli mangiare mi fa correre in bagno)
oltre che per i sapori poi, la cosa vale anche per gli odori...
 basta che entri in un luogo che ha un odore che mi ricorda quello del reparto di ematologia oppure sento un odore che mi ricorda il carrello dei vassoi con il cibo che portavano in DH per farmi stare male.
passerà mai questa orrenda sensazione?!
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istinti omicidi nei confronti dell' IMPS!

è un periodo molto impegnativo sia a casa che a scuola ( manca un mese alla fine ormai) e sono sempre a studiare per recuperare le materie in cui vado peggio.. per esempio domani ho l'interrogazione di italiano ( con la prof che odio  tra l'altro.. ma che bello! -.-). insomma lo stress si fa sentire parecchio  oltretutto oggi mi sono incazzata e non poco perchè è da luglio che sono in ballo con i soldi che l'IMPS mi deve dare per l'invalidità e ancora non sono arrivati!
è iniziato tutto questa estate  quando sono andata all'asl  per la pratica e poi ho aspettato tre mesi perchè  arrivasse all' IMPS,  cosa che  purtroppo non è andata a buon fine poichè quelli dell'asl avevano sbagliato a fare la pratica e ho aspettato altri tre mesi per rifarla.
 all'alba di fine marzo mi arriva la lettera a casa che comunicava che i soldi sarebbero stati disponibili con valuta del 9 aprile ma non sono mai arrivati... mio padre è andato a lamentarsi all'imps la quale ha detto che il versamento dei soldi sul libretto postale che i miei hanno aperto appositamente era stato effettuato.
nonostante ciò i soldi, all'alba del 4 maggio ancora non si sono visti!
in proposito, chi lavora agli sportelli della posta ha pareri contrastanti.. c'è chi dice che sono minorenne e non posso avere perciò dei soldi sul libretto versati dall'imps, chi dice che devo aspettare ancora e chi addirittura mi consiglia di rivolgermi ad un giudice.
bah! so solo che se non si muovono in qualche modo mi incazzo! i soldi in qualche modo mi devono arrivare perchè è mio diritto! insomma, è passato quasi un anno vogliamo aspettare che dievnti vecchia?!
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QUANDO IL MEDICO SCENDE DAL PIEDISTALLO

LETTERA

Gent. Pietro, sono il Dr Greco Paolo, medico omeopatico di Torino. Tramite alcuni miei pazienti mi è stato segnalato il suo sito dove ho potuto leggere le sue lettere. Le confermo l’assoluta verità di quanto dice,  che corrisponde esattamente alla visione omeopatica della medicina e della salute. Così la invito ad approfondire questo modo assolutamente efficace di terapia associata all’alimentazione così come indica lei nel suo sito.  Se desidera può andare nel sito della nostra associazione, www.asdoh.it, dove troverà certamente utili indicazioni da dare ai suoi lettori su come curarsi per poter affrontare alla radice le malattie croniche. In allegato le invio anche il programma del corso divulgativo che ogni anno teniamo a Torino nel mese di maggio per divulgare sempre di più le verità sulla medicina. Un saluto. Dr Greco.


RISPOSTA

Gent.mo dott. Greco, essendo Lei un personaggio "pubblico" con tanto di sito Internet, mi permetto di postare la sua mail sul blog anche senza una esplicita autorizzazione, che comunque ritengo implicita.
A dirle la verità, la sua mail da un lato mi ha spiazzato, mentre dall'altro mi aspettavo che sarebbero comiciati ad arrivare messaggi di questo tenore.
Troppo importanti, troppo attuali, troppo logici i prinicipi dell'Igienismo Naturale e di Madre Natura per non far breccia in chi abbia un minimo di voglia di staccarsi dal coro.
Più di 100 articoli hanno fatto e stanno facendo il giro del web, senza paroloni, senza termini altisonanti: la pura e semplice verità di come la medicina allopatica sia deragliata completamente, e come il giuramento di Ippocrate sia ormai un pro forma senza valore alcuno (non per tutti si intende).
Non è riferito a Lei "la discesa dal piedistallo", in quanto, pur non conoscendola personalmente, il solo avvicinarsi all'omeopatia da parte di un medico con background di tipo tradizionale (come ritengo Lei sia) è già un segnale forte e positivo.
Ammetto però che non sempre l'omeopatia esercitata nel modo tradizionale raccolga i miei favori e la mia approvazione.
Come dico sempre, via la lobotomizzazione e vediamo le cose per quello che sono.
La medicina allopatica è sempre pronta a stroncare il sintomo con farmaci di sintesi chimica; l'omeopatia anch'essa è tendenziale alla soppressione del sintomo, con sostanze non di sintesi chimica, in pratica "il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Tale sostanza, detta anche 'principio omeopatico', una volta individuata viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita; la misura della diluizione è definita dagli omeopati potenza.
Questa è la parte che mi lascia più scettico: nessun riferimento allo stile di vita, all'alimentazione, al background fisico e spirituale; tutto, come nella medicina allopatica, è affidato a un "rimedio", senza valutare le cause a monte.
Sicuramente la branca che Lei ha abbracciato (non ne so molto a riguardo) comprende una visione olistica dell'individuo, con l'omeopatia quale completamento e supporto di un corpo che sempre e comunque non "viene guarito", ma "autoguarisce".
Non è la solita crociata antimedica, ci mancherebbe altro.
Non tutto della medicina allopatica è da scartare: pensiamo ai traumi, alle ferite, ai farmaci di emergenza. Tutto questo permette a chi ha subito un incidente stradale di non morire in mezzo a un campo come succederebbe a un leone ferito; è tutto il resto che ha ormai trasceso.
La medicina allopatica si è arrogata il diritto di dirci che "nasciamo difettosi", che "i nostri geni ci diranno di quale malattia ci ammaleremo" (senza sapere che ultimissimi studi sulla genetica hanno smontato tali teorie, osservando che anche la struttura genetica stessa si modifica in relazione alle condizioni ambientali), che "senza insulina moriremo", che "senza dialisi non ce la faremo".
Troppo. Veramente troppo.
Non è più una medicina a misura d'uomo: siamo portati tutti alla farmacodipendenza stronca-sintomo, super evidente soprattutto nel marcio ramo psichiatrico.
E i miei 100 articoli, frutto di anni di studi, ricerche, riflessioni, con me stesso quale "unica cavia" (vds. il mio articolo GUARIGIONE DA DEVASTANTE HERPES) sono la riprova che non sempre le lauree e il titolo siano garanzia di qualità.
Mi perdoni dottore un piccolo moto di sana soddisfazione, e magari di immodestia vogliamo, e torniamo a noi.
Come vede infatti, pubblicando i suoi riferimenti nel mio blog, non dimostro chiusura mentale, anzi.
Ognuno è libero di scegliere consapevolmente cosa è giusto e cosa no.
Ci sono persone che abbracciano senza riserve la medicina allopatica fino alla morte; mentre altre si chiedono e mettono in discussione quello che gli viene detto, cercando alternative.
Qui non si parla di "guru", "maghi" o "santoni" stile Striscia la Notizia.
Qui si parla anzitutto di un'opera di divulgazione gratuita, dato che le ore che passo a scrivere articoli e a rispondere a mail non me le paga nessuno, al di là di qualche donazione spontanea grazie al banner inserito nel blog che utilizzo per le spese vive.
Non posso però negare i principi che cerco di diffondere, e quindi quello dell'autoguarigione del corpo quando messo nelle condizioni di operare al meglio.
Le ribadisco comunque la mia gratitudine per la sua mail, e sono pronto, se lo riterrà opportuno, a qualunque tipo di collaborazione si potrà instaurare, a patto di una convergenza sulle finalità e i principi ispiratori che ci guidano.
Sono qui sempre per imparare, ma mai per rinnegarmi.
Pietro Bisanti



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AUGMENTIN COLPISCE ANCORA: CANDIDOSI CHE NON SE NE VA.

LETTERA

Salve,
Innanzitutto la ringrazio per il suo blog che io seguo assiduamente. mi sono anche iscritta alla newsletter.
avrei bisogno di un consiglio:  da qualche settimana soffro di candidosi vaginale (e forse anche intestinale), a causa di assunzione di antibiotici (Augmentin).
il ginecologo mi ha prescritto i soliti fermenti lattici , compresse di Diflucan (che non ho preso) e crema ginecologica Daktarin 2%.
sono disperata perchè i bruciori e le perdite non passano e il tampone risulta positivo.
per favore, mi può consigliare?  ci sono cure naturali, tipo un'alimentazione adeguata?  Ho letto che l'idrocolonterapia può essere utile..
ho eliminato i dolciumi, la pasta, la pizza e il pane in generale.
la ringrazio anticipatamente!

RISPOSTA

Cara Amica,
grazie per avermi scritto e per l'iniezione di fiducia nei confronti del blog.
Giorno dopo giorno i lettori aumentano, segno che le persone cominciano a consapevolizzarsi e a prendere nelle proprie mani la propria salute.
Veniamo al tuo quesito.
La candidosi è anzitutto la più frequente infezione da funghi, e si stima che almeno il 75% delle donne ne venga colpito almeno una volta nel corso della propria vita.
Tu parli di candidosi vaginale, specificando un "o intestinale", e questo mi fa capire che da un lato sei sulla strada giusta, e dall'altro su quella totalmente sbagliata.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Partiamo dal concetto che dentro di noi convivono batteri, funghi, virus (non come entità vive e pronte ad azzannarci, ma come spazzatura endogena, vds. il mio articolo I VIRUS NON ESISTONO) e che il nostro sistema immunitario, quando vigoroso e in salute, mantiene tutto in un equilibrio perfetto, evitando la proliferazione incontrollata di questo, piuttosto che di quel microorganismo.
Nel caso della candidosi il concetto è identico, e per di più è bene sapere che la candida stessa partecipa ai processi digestivi dell'organismo, in sinergia con l'organismo stesso.
Nel suo caso è verosimile che il famigerato Augmentin abbia dato il colpo di grazia a un sistema comunque già compromesso, causando una forte disbiosi intestinale (che non è altro che l'alterazione della flora batterica autoctona) e quindi una proliferazione incontrollata del fungo a causa della distruzione della flora intestinale.
E naturalmente i medici, al posto di risolvere a monte le cause, anzitutto valutando se fosse proprio necessario somministrare un antibiotico, e per di più uno forte come l'Augmentin, corrono sparati a eliminare il sintomo (vds. il mio articolo ALLA FORSENNATA RICERCA DEL SINTOMO), senza capire che il problema sta sicuramente nell'intestino e non nella vagina.
Ingurgitare fermenti lattici in un intestino in disordine è un po' come mettersi il miglior profumo di Chanel dopo essersi rotolati nel letame: ha senso?
È inoltre pura utopia pensare di poter ricostruire artificialmente la complessità delle reazioni chimiche ed enzimatiche che portano al perfetto bilanciamento della flora intestinale.
Non sono medico, lo ripeto fino alla nausea; non prescrivo farmaci e non faccio diagnosi, ma una cosa è inconfutabile: solo e unicamente il nostro sistema immunitario sa cosa non va e come aggiustarlo.
Nessun medico guarisce nessuno: è il corpo che guarisce se stesso.
Facendo questa premessa, anche legale perché purtroppo al giorno d'oggi si può ammazzare la gente a botte di chemioterapici non scontando un solo giorno di galera poiché si seguono i protocolli standard; oppure si può riempire una persona di psicofarmaci fino a renderla zombie-style senza doverne rispondere, poiché si è seguito il "Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali", dove tali disturbi vengono inseriti e votati per alzata di mano, torniamo a noi.
Se fossi in te farei una cosa: prendere farmaci, fermenti, creme, cremine e cremette, buttare nel cesso, tirare sciacquone.
Purtroppo non conosco le tue abitudini alimentari e di vita, ma è indispensabile regolarizzare le digestioni; da lì parte tutto.
Significa un bel digiuno di tre giorni con acqua da sorseggiare e poi via con un'alimentazione vegana tendenzialmente crudista con una percentuale di frutta e verdura crude almeno del 75-80%.
Elimina all'inizio anche i cereali come hai fatto, per poi reintrodurli in quantità moderata, sempre integrali e rigorosamente senza glutine.
Inoltre, e per sempre, ZERO sigarette, ZERO proteine animali (pesce incluso, dato che anche se nuota è sempre un cadavere quando muore), ZERO latte e derivati, ZERO cole, thè, caffè, ZERO additivi alimentari, ZERO cibi conservati, impacchettati, morti.
Ridai la possibilità al tuo corpo di bilanciarsi e la candida tornerà buona buona da dove è venuta.
Ricorda sempre cosa ha detto il famoso chimico Pasteur, assiduo sostenitore per tutta la vita della teoria del contagio, sul letto di morte, rimangiandosi tutto quello che aveva erronamente perseguito: "Il terreno è tutto, il microbo è niente".
Significa che non conta il microorganismo in sé, ma il terreno; e se il terreno è debole, vi sarà una proliferazione incontrollata che è conseguenza e non causa della malattia.
Malattia, che può avere 10.000 nomi e 10.000 facce, ma che in realtà è sempre e comunque l'intossicazione interna, fisica e spirituale.


Pietro Bisanti


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effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia

questo è il primo di una serie di post che ho deciso di fare per raccontarvi la mia espereizna con la chemioterapia/ radioterapia.
Al contrario di quanto si possa pensare  gli  effetti collaterali che la chemio ha portato con se sono stati meno ( o almeno apparentemente) dolorosi degli spiacevolissimi effetti che la radioterapia, invece, ha portato con se!
inizialmente, fino circa al terzo ciclo di chemio non mi sentivo particolarmente male, ho solo avuto qualche problema di intestino durante il secondo ciclo ( le terapie che facevo comportavano stitichezza e difficoltà per i reni di lavorare bene, difatti bevevo sempre molto) ma nulla che non si possa risolvere con qualche giorno di ricovero in ospedale ed una dose massiccia di lassativi..
fino a quasi metà percorso, come vi dicevo, la stanchezza, la nausea, il mal di schiena, il bruciore di stomaco da cortisone non si facevano minimamente sentire e questo probabilmente è dovuto anche al fatto che i farmaci non si erano ancora accumulati nel sangue..
da metà percorso in poi hanno cominciato a subentrare i globuli bianchi bassi( sono arrivata a sfiorare i 600), i bruciori di stomaco improvvisi che mi facevano correre in ospedale la notte, le afte alla bocca senza poter parlare, i mal di schiena atroci quando smettevo il cortisone, la nausea terribile e quel senso di stanchezza assurda ce mi dava la maledettissima adriamicina, detta anche chemio rossa  ( per giorni non mi alzavo dal letto)  e quando arrivava la settimana della famigerata e temuta "rossa" arrivavo in ospedale con il terrore), vomitavo per intere settimane, ero debole da non riuscire a fare le scale, salire sul pullman e fare 50 metri di camminata mi facevano stancare come se ne avessi fatti 5000 e mano a mano che mi avvicinavo alla meta diventava sempre più difficile non sentire l'accumulo dei farmaci nel sangue.
finito l'incubo della chemio, è subentrata la candida con mucosite alla bocca che mi ha lasciata attaccata alla morfina, all'anti fungino e all'idratazione ( non bevevo, mangiavo e parlavo più) per una settimana.
e mi ricordo che ero stufa marcia di ricoveri in ospedale! in 8 mesi ne avevo fatti in abbondanza e mi scocciava che adesso che ero arrivata alla fine, invece di potere finalmente dire: "CHE BELLO, HO FINITO TUTTOO!", ero  nuovamente in un letto del reparto di ematologia a dividere la stanza con Andrea ( tutti i miei compagni di stanza si chiamavano Andrea.. haha)
tornata da questo ultimo ricovero sono stata meglio ma una cosa spiacevole è stata quella di perdere per qualche settimana se non addirittura un mese, il sapore dei cibi salati... era come se tutto ( perfino l'acqua) acquistasse un sapore metallico.. strano. per non parlare di quando mangiavo il prosciutto crudo o l'insalata.. non ero in grado di distinguere se era scondita o meno.( proprio quando potevo ricominciare a mangiare le verdure e i salumi crudi!) avevo la sensazione di mangiare il polistirolo.. completamente insapore.
fortunatamente poi la questione è andata migliorando.
un effetto collaterale che ancora non sono riuscita ad eliminare purtroppo sono i kg accumulati durante il mio percorso clinico..
ho preso 6kg e mi sento un po goffa.. però non importa. piano piano eliminerò i farmaci nel mio organismo e sarà tutto come prima. MEGLIO DI PRIMA!

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